Fiducia, occupare lo stesso spazio

Fiducia

Tempo fa conoscevo una ragazza, io avevo 50 anni e lei 20, ci vedevamo, parlavamo del più e del meno, a me piaceva parlare e stare con lei e credo, a quanto pare, anche a lei. Un giorno le chiesi se forse parlavo troppo e lei mi rispose: “No, comunichi”. Evidentemente questo mio modo di comunicare le trasmetteva fiducia e la portava ad aprirsi a me.

Un giorno parlando mi disse: “Sono ancora vergine”, ascoltai e compresi la sua illibatezza, era decisamente una bella ragazza, aveva si avuto qualche esperienza, ma era ancora vergine negli anni 2000!
Le chiesi perché mi stava dicendo queste cose e lei mi fece capire che di me si fidava.

Lei era un pò restia a raccontarmi i particolari, i lati intimi delle proprie esperienze, ma io non insistetti, dopotutto quella era la sua vita. Io comunque, le dissi che tutto ciò che mi avrebbe detto sarebbe rimasto fra me e lei. Difatti anche se lo scrivo qui, lei non è identificabile.

Perché questo racconto? Perché la fiducia è la base dei rapporti, senza di questa non c’è comunicazione, ma solo parvenza, patina sociale. Diversamente, con la comunicazione puoi entrare in qualsiasi angolo recondito di ogni persona e lei sarà ben felice di parlartene perché sa che, forse per la prima volta nella sua vita, ha davanti qualcuno che la ascolta veramente, che la comprende e che si tiene le cose per sé.

E ancora una volta si entra nella legge dell’affinità dove TUTTO È UNO, occupare lo stesso spazio.