L’origine del pensieri

Regola n° 1: il più alto livello di consapevolezza è tutto e assenza di tutto nello stesso tempo (essere-non essere, fare-non fare, avere-non avere).

Regola n° 2: le azioni nell’universo fisico avvengono tramite postulati(1) non tramite pensieri (i pensieri sono una faccenda mentale), quindi l’essere postula e ottiene. Il postulato è il primo sulla catena e sopra di esso c’è l’essere postulante e cioè TU!

Regola n° 3: l’essere è Sapienza Totale.

Regola n° 4: la persistenza di qualcosa esiste in primo luogo perché il postulante ha voluto così, ma perdendone il controllo la cosa persiste senza la sua volontà e quindi inizia il decadimento da energia a materia con tutti gli effetti collaterali fuori controllo e ora ci ritroviamo con quella cosa chiamata universo fisico.

Domanda: come può la Sapienza Totale perdere il controllo di qualcosa? Risposta: come hai fatto tu a ritrovati nello stato in cui sei da uomo decaduto?…la traccia del tempo è lunga ragazzo…

Regola n° 5: perché una cosa persista nell’universo fisico dev’essere stata alterata, se non ci fosse alterazione occuperebbe lo stesso spazio di tutto-assenza di tutto quindi sparirebbe perché rientrerebbe nella legge che due cose non possono occupare lo stesso spazio e fra le due è sempre di rango superiore la non alterazione (la non bugia) e cioè la verità.

Regola n° 6: il pensiero appartiene all’universo fisico e si crea sempre dopo un’azione che ha violato la legge tutto-assenza di tutto, mai prima.

Regola n° 7: il pensiero persiste perché è incistato in un’azione non compresa quindi alterata e il tutto crea quell’inutile cosa chiamata mente.

Regola n° 8: se vogliamo che un pensiero sparisca dalla nostra mente bisogna vederlo per CIÒ CHE È e nell’esatto istante in cui lo si realizza esso sparirà. Questo significa osservare l’azione nella sua esatta verità (quando è stata fatta, il come, il dove e l’effetto che ha creato) precedente al pensiero, in questo modo la magia della sparizione si manifesterà e il tutto rimarrà solo un lontano ricordo nell’archivio dei ricordi.

Le persone che pensano molto sono di solito persone confuse e non sanno mai veramente cosa vogliono, ma non per colpa loro, purtroppo.

Corollario

Se è vero che noi siamo UNO, com’è possibile che due cose non possano occupare lo stesso spazio e quindi violare la legge dell’affinità? semplice, perché la mente e i pensieri appartengono all’universo fisico che è fatto di energia e materia, mentre l’affinità è una legge divina che non ha nulla a che fare con l’universo fisico, e se è vero che il massimo grado di affinità equivale ad essere UNO ciò significa che la VERITÀ è anche l’universo fisico nello stesso tempo e questo ci riporta alla regola n° 1.


(1)Postulato: dal lat. postulatum “ciò che è richiesto; richiesta”, der. di postulare “chiedere”