Religione o filosofia religiosa?

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“La differenza fra religione e spiritualità? La prima incomincia dove finisce l’altra.” – Claudio Lamparelli, autore italiano di opere a carattere spirituale

Religione e filosofia religiosa sono 2 cose ben diverse.

La religione subentra quando l’uomo ha fallito di ritrovare sè stesso. Questo spiega perché il pianeta è pieno di “religioni”.

La filosofia religiosa, invece, è la strada che l’uomo deve intraprendere PER ritrovare sè stesso, visto che da solo non c’è la sta facendo; in pratica, è una guida, un sentiero da seguire, ma che soprattutto parte da dentro di sé, è tutta una ricerca personale, un ripristino graduale della propria consapevolezza da uomo decaduto, è un seguire il “filo di Arianna” a ritroso fino a ricongiungersi al VERO SÉ.

Nessuno può dirti o importi come stanno le cose dentro di te, tu SAI, se è vero per te è vero. La religione può andar bene nella misura in cui ti aiuta nella tua ricerca personale, può essere uno spunto per acquisire dati di conoscenza. Il violare il libero arbitrio o imporre “la conoscenza” non ha niente a che vedere con il vero aiuto.
La religione rende l’uomo schiavo di dogmi imposti, di “verità” forse vere per qualcuno, ma non per tutti…toglie all’uomo la propria autodeterminazione. Diversamente, la filosofia religiosa non impone niente, ti mantiene libero di progredire nella TUA ricerca di te stesso, è la tua guida personale.

Dopotutto, cosa pensi sia qui a fare l’uomo?

  • Per lavorare? Non credo.
  • Per guadagnare? È un gioco frivolo che non ha niente a che vedere con lui: uno spirito non ha bisogno di soldi, tanto meno di vestiti o cibo.
  • Per aiutare? Ci siamo quasi.
  • Per evolversi? Esatto!

“Perché siamo nati? Perché cresciamo? Solamente per mangiare e lavorare? Solo per esser di peso? Giacché, se ignorate il proposito della vostra nascita, siete solo un peso per questa Madre Terra. Voi siete nati per avere l’esperienza di Dio!” – Sai Baba

La Terra è una scuola evolutiva, noi siamo qui in missione, dobbiamo riabilitarci, dobbiamo crescere se un giorno vorremo tornare a casa una volta per tutte. E se in questa manciata di anni di vita terrena falliamo, dovremo ritornarci (l’universo è vasto, è pieno di pianeti) e così via per tutte le vite successive che ci spettano, fino a quando potremo tornare al cospetto di COLUI ed essere degni di essere una sua estensione divina. Vedi qui.
La strada può essere lunga e tortuosa ma questo è il prezzo da pagare per aver fallito le volte precedenti. Di sicuro la vita odierna non offre spunti veri e propri per una sana ricerca evolutiva personale, basta guardarsi in giro: caos, guerre, tasse, ecc. tutte distrazioni-trappole ben messe per distogliere l’attenzione da sé stessi e indugiare sempre più verso la strada della Verità.

Va benissimo “avere fede” fintantoché questo aiuta nella propria ricerca personale. Nessuno ti conosce meglio di te…forse Dio, ma “ti conosce” nella misura in cui tu conosci tè stesso. MAI violerebbe la tua consapevolezza, il tuo libero arbitrio e la tua autodeterminazione. TU sei LUI e LUI è TE nella stessa esatta misura. LUI è il tuo specchio divino perché TU sei la sua estensione.