Radicali liberi e antiossidanti

Risultato con antiossidanti e senza

Atomo: è la più piccola parte della materia che conserva le sue proprietà durante una reazione chimica(1), ma che può subire trasformazioni fisiche quali: eccitazione, disintegrazione, fissione nucleare, ecc., è formato da costituenti subatomici quali: un nucleo in cui sono concentrate particelle di carica positiva (protoni) e particelle elettricamente neutre (neutroni), attorno al quale ruotano nelle rispettive orbite, circolari o ellittiche, particelle di carica negativa (elettroni) disposte su livelli energetici ben distinti.

Com'è composto l'atomo

Molecola: è un insieme di due o più atomi. Gli atomi si possono unire assieme ad altri atomi attraverso i propri elettroni, creando in questo modo dei legami tra atomi detti legami chimici. Gli atomi legati uni agli altri si chiamano molecole. La molecola è la più piccola quantità di materia che possiede le proprietà della sostanza stessa. Le molecole sono piccolissime e sono visibili solo con potentissimi microscopi; ciò che vediamo: un solido, un liquido o talvolta un gas, è il risultato dell’ammassarsi di molti miliardi di miliardi di molecole uguali vicine tra loro.

Nell’esempio sotto, i 3 atomi cerchiati in rosso, 2 di idrogeno (H2) e uno di ossigeno (O), sono una molecola di una goccia d’acqua, se questa molecola per vari motivi si spezza, gli atomi non saranno più integri, gli elettroni saranno spaiati e diventeranno radicali liberi.

Molecola di una goccia d'acqua

Radicale libero: furono individuati chimicamente nel 1956 dallo studioso Denham Harman (14.2.1916 – 25.11.2014). Per la prima volta, egli giunse alla conclusione che erano la principale causa dell’invecchiamento delle cellule e ne sottolineava l’effetto altamente nocivo.

In chimica, mentre un radicale è un raggruppamento di atomi presenti nelle molecole, si definisce radicale libero un’entità molecolare spezzata nel suo componente integro, molto reattiva e avente vita media di norma brevissima, che presenta un elettrone spaiato, quindi libero, in grado di legarsi ad altri radicali o di sottrarre un elettrone ad altre molecole vicine, tale elettrone rende il radicale instabile ed estremamente reattivo. Questo atomo con l’elettrone spaiato, nel tentativo di stabilizzarsi, cercherà di rubare un elettrone “al suo vicino” che a sua volta diventando anch’esso un radicale libero farà altrettanto con il proprio vicino…e così via, innescando così una reazione a catena.

La produzione di radicali liberi interni è un naturale evento fisiologico che si verifica normalmente essendo un sottoprodotto del metabolismo cellulare, ma i radicali liberi possono essere prodotti anche a causa di fattori esterni: cattiva alimentazione, fumo, alcuni farmaci, inquinamento, raggi UV, stress, attività fisica inadeguata, troppa esposizione al sole, ecc.

In pratica sono prodotti di “scarto” che si formano all’interno delle cellule, sono causa di stress ossidativo(2), ed hanno numerosi effetti nocivi sul nostro organismo, sono infatti tra i responsabili di numerose malattie cardiovascolari e degenerative, pelle secca, precoce comparsa delle rughe, invecchiamento e calvizie; sono molto nocivi per l’organismo e ne velocizzano l’invecchiamento perché danneggiano il DNA, le membrane cellulari, i lipidi (grassi) immagazzinati nei vasi sanguini e gli enzimi. Hanno la capacità di causare la morte delle cellule e ciò si manifesta in modo visibile con l’invecchiamento precoce della pelle. Si combattono efficacemente con uno stile di vita più sano e mediante gli antiossidanti, che si assumono attraverso l’alimentazione.

Il ruolo degli antiossidanti

Gli antiossidanti sono atomi con talmente tanti elettroni che, anche se ne perdessero uno, rimarrebbero comunque stabili; contribuiscono enormemente a neutralizzare la reattività dei radicali liberi perché possono permettersi di “farsi rubare” di cedere uno o più elettroni di suoi e creare appunto un’azione più equilibrata degli altri elettroni all’interno dell’atomo “ladro” (radicale libero) che è appunto il radicale libero. L’azione degli antiossidanti rende i radicali liberi non più reattivi trasformandoli in molecole molto più stabili. Di conseguenza, essi smetteranno di interagire con le altre molecole presenti nell’ambiente extracellulare e si eviterà così la possibilità che si creino composti tossici dovuti allo stress ossidativo.

In condizioni normali la produzione di radicali liberi viene bilanciata dagli antiossidanti dell’organismo. Fin quando la presenza di radicali liberi è proporzionata alla quantità di antiossidanti l’organismo si trova in una condizione di equilibrio perfetto; l’azione dannosa dei radicali liberi inizia ad avvertirsi quando ne aumenta la concentrazione e prevalgono sugli antiossidanti che ne possano contrastare l’effetto.

Quindi non c’è da sorprendersi se le persone cambiano aspetto durante il corso della propria vita; c’è chi sembra più vecchio, chi più giovane della sua età, chi mantiene le stesse caratteristiche fisiche e chi quasi non lo riconosci più di tanto che è cambiato. La corretta alimentazione ed un appropriato stile di vita mantengono le caratteristiche originali il più possibile e aiutano la naturale trasformazione fisiologica con meno danni possibili, e ricorda sempre una cosa: la malattia è una protesta del corpo, sono anni di maltrattamenti. Ma se stai ben attento noterai che il corpo ti comunica sempre qualcosa: benessere, malessere e sintomi vari, quindi non è necessario aspettare di ammalarsi definitivamente per poi dire “sono malato”; già un sintomo negativo è già di per sé malattia e cioè una disfunzione che non ci dovrebbe essere in primo luogo, a meno ché non sia un naturale processo di trasformazione verso la salute, ma questa è un’altra cosa.

I cibi naturali, frutta e verdura in particolare, contengono centinaia di sostanze con attività antiossidante più o meno marcata. Tra le più conosciute spiccano i polifenoli ed alcune vitamine (A, C ed E). 

Polifenoli: è un nome generico che rappresenta un gruppo di molecole molto eterogenee sia come funzione sia come struttura chimica, tipiche della cellula vegetale compreso l’olio extravergine di oliva.


(1)Reazione chimica: è un processo o trasformazione della materia che porta alla formazione di nuove sostanze in cui si formano e/o si rompono legami tra atomi di uno stesso elemento o di elementi diversi.

(2)Stress ossidativo: indica una condizione patologica, in un organismo vivente, causata dalla rottura dell’equilibrio fisiologico fra la produzione e l’eliminazione di specie chimiche ossidanti, da parte dei sistemi di difesa antiossidanti.
In chimica, viene detta ossidante una specie chimica che acquista elettroni da un’altra specie chimica. Viene detta ossidazione l’azione della specie ossidante (che acquista elettroni) su un’altra specie, e quest’ultima, a cui sono stati strappati elettroni, viene detta ossidata.