Privacy

privacy

Privacy di cosa?

Se guardiamo questa faccenda da un punto di vista “mi faccio gli affari miei” è accettabile, dopotutto il comune “essere umano” da perfetto uomo decaduto da tempo immemore è identificato nel proprio sé.

Ma se ci eleviamo un attimo scopriremo che le cose non stanno proprio così. Essere identificati significa essere separati da qualcos’altro, ma ciò per natura non è possibile perché NOI SIAMO UNO, ciò che uno fa si ripercuote nell’universo, quindi tu sei responsabile di ciò che succede nel cosmo.

La privacy non esiste, è solamente una legge inventata da comuni umanoidi per permettere all’uomo di nascondersi ancora di più dai propri misfatti e quindi di continuare a non prendersi responsabilità. Diversamente, è altrettanto vero che ciò che fai di buono va anch’esso nell’universo cosmico, quindi qualcuno ne beneficerà di sicuro.

Mi piacerebbe proprio sapere chi è quella combriccola di individui (sicuramente ben nascosti e camuffati) che dall’alto inventano leggi e che poi tirano le fila come con i burattini. Io penso che questi individui odiamo il mondo e stanno lentamente facendo di tutto per distruggerlo, ma ciò non è possibile, questi “insetti” non possono cambiare le leggi della Vita, della Natura, perché tanto tanto tempo fa c’erano anche loro quando si riconobbe che NOI SIAMO UNO, IL TUTTO.

Questi individui hanno inventato questa legge più che altro per “proteggere” sé stessi dall’intrusione altrui, in questo modo credono di poter continuare a tenere ben nascosti i propri misfatti, ma ciò purtroppo non è possibile perché se è vero che noi siamo uno è anche vero che noi sappiamo già tutto di loro, quindi a che serve la privacy?

E se vogliamo dirla tutta, costoro non solo da molto tempo si sono separati dal tutto, ma ora (sepolti dai propri misfatti) si ritrovano nella condizione che non accettano più nemmeno sé stessi, in pratica stanno lentamente cercando di distruggere sé stessi, ma continuano a dare la colpa al mondo. Questa è la spirale discendente della vita.

Questo forse a primo acchito è un pò difficile da capire, è tutta una questione di consapevolezza, questa è roba da “risvegliati” anche se io non ho ancora raggiunto pienamente questo stato. Per il comune umanoide abituato nel suo tran tran quotidiano, dove ciò che conta sono sempre le solite cose: lavoro, soldi, debiti, cibo, sesso, ecc ecc. non è facile da capire, ma visto che è tanto abituato a fare i conti “con la penna” potrebbe incominciare anche a farli con la vita, porsi delle domande, aprire gli occhi e incominciare a guardare oltre il proprio naso e pian piano uscirà dalla bolla di illusione nella quale vive da sempre.