L’uomo è per natura felice, sentire il brio della vita

Ma perché non lo è? Perché è pieno di zavorre che lo tengono giù avviluppato nel suoi problemi, nel caos e nella superficialità della vita.

L’essere, in sé, è felice, è al settimo cielo per natura, quello è il suo stato naturale perenne giorno e notte, ma come fa con i pesi della vita che si porta dietro?

Se vedresti una persona così, probabilmente penseresti che non è come gli altri: sarebbe troppo fuori dagli schemi comuni, avrebbe un alto, ma serio senso dell’humor, sarebbe autoironico, le situazioni le vivrebbe per ciò che sono e sarebbe su di tono, a meno che non decida di “calarsi nel materiale” come gli altri. Sarebbe intelligente e comprensivo, affronterebbe ogni situazione con l’impulso che tutto andrà bene e se così non fosse, per lui sarebbe esperienza acquisita. L’età per lui sarebbe solo un numero anagrafico. Sarebbe piacevole stare con lui…insomma, l’unica certezza che si avrà è che non è come gli altri.

Ma è possibile risalire la china, bisogna continuamente lavorare su sé stessi, ma se non afferri il significato di queste parole…beh. sei ancora lontano…ma non preoccuparti, hai ancora molte vite davanti, Uno eredita domani ciò per cui è morto ieri.

PS: uno dei suoi discepoli disse a Gesù: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».