Condanne e ravvedimento

Il ravvedimento sono i fatti che dimostrano la maturata comprensione del misfatto

Non serve a niente sbattere in galera per tutta la vita qualcuno se costui non si ravvede.

Def. di Ravvedersi: Riconoscere i propri errori e correggersi; pentirsi.

Questo significa che una persona deve sentirselo dentro il ravvedimento, deve sentire l’impulso di fare qualcosa a riguardo per riparare al danno commesso, ma non deve essere una cosa imposta da qualcuno, deve essere un impulso naturale che viene dal di dentro. E quando la persona dimostra con fatti sinceri questo suo cambiamento, gli altri lo vedono e possono decidere o no di accettare il suo pentimento. Questo articolo può essere d’aiuto: Etica, codici morali e giustizia

Non c’è un vero e proprio metodo per aiutare qualcuno a ravvedersi: c’è chi si ravvede subito dopo il misfatto, chi dopo anni e chi mai. Aiutare non significa “imporre”, significa guidare qualcuno verso maggiore consapevolezza.

Questo è ciò che ho scritto qui: “Quindi, quando si parla di VERO aiuto non si sta parlando di perdono, ma di “miglioramento, evoluzione personale”. Tu non aiuti l’altro perdonandolo, tu lo aiuti portandolo ad un livello superiore di comprensione riguardo a ciò che ha fatto e quando lui lo realizza non lo farà più. QUESTO È IL VERO AIUTO.”

È questa la vera confessione, non sono le preghiere che ti fa dire il prete dopo che ti ha confessato, che ti cambiano la vita.

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