Cos’è la mente?

Spegnere la mente significa accendere la fiaccola della consapevolezza, la mente sopravvive soltanto se si alimenta con il desiderio e l’immaginazione. – Sai Baba

Regola
Se nella mente non c’è niente, non esiste niente: la realtà è lo specchio di tè stesso, dei tuoi pensieri, del tuo ego.

“Quello che vediamo intorno a noi è un riflesso di ciò che siamo. Tutto ciò che siamo è un riflesso di ciò che abbiamo pensato. La mente è tutto. Quello che pensiamo diventiamo.” – Buddha

La mente è la causa di ogni inganno e problema umano! Questo è tutto ciò che fa la mente. Se gli dai troppa attenzione lei ti tira dentro e ti frega come ha sempre fatto, quindi riconoscila per ciò che è: un magazzino silenzioso di immagini mentali e pensieri che può essere utile come background di conoscenza quando serve, ma niente di più. È molto abile ad illuderti e a farti credere ciò che non c’è.

La mente è un nemico subdolo che fa il doppio gioco: trova i punti deboli della tua consapevolezza, vi si instilla dentro, si mischia con la tua consapevolezza facendoti credere che è parte integrante di te e inizia a giocare, ti fa credere questo o quello, ti trottola 24 ore al giorno fino a farti diventare il burattino di tè stesso, è quella cosa che ti fa credere che stai vivendo (cosa non vera, visto che TU come essere sei immortale) e tutto rigorosamente accettabile perché tu credi di essere la tua mente! Se riuscirai ad elevarti dalla tua mente anche solo per un attimo, comprenderai appieno che è così e che TU non sei la tua mente.

Alcol

In questa sezione cito solo l’alcol, non conosco l’effetto deleterio delle droghe visto che non ne faccio uso, ma essendo anch’esse sostanze che alterano l’aspetto psico-fisico potrebbero avere un effetto simile.

L’alcol ha a che fare con la mente, la fa “giocare” nel passato e nel futuro, poche unità di attenzione ti permettono di vivere la realtà delle cose in maggior o minor misura, non a caso uno beve per dimenticare il presente. L’alcol ti permette di estraniarti, di non vivere il presente e in questo modo “fra un calice e l’altro la vita continua”. Può succedere che poi quando passa l’effetto e la persona diventa sobria, si renda conto che sotto l’effetto dell’alcol non era altro che il cretino di sè stesso.

Gli alcolisti hanno di solito problemi esistenziali, l’alcol gli permette di non vivere il presente, mentre invece una mente “perfettamente” funzionale vive il presente -> verso il futuro. Il passato lo usa come background di dati ai quali attingere per elaborare il presente.

Ma come ho già detto la mente è un palliativo, è una cosa inutile che per qualche motivo l’uomo c’è l’ha appiccicata addosso e sembra che senza di essa non possa vivere.

Balle! L’uomo vive molto meglio senza questo inutile fardello.

Puoi anche aiutarti considerando i tuoi pensieri come un qualcosa di estraneo da te, es. “inspiegabilmente” ti viene in mente di fare una cosa che a te non importa, semplicemente riconosci questo pensiero come fosse di qualcun altro…e lascialo andare per la sua strada. Anche semplicemente rivolgendo l’attenzione su qualcos’altro, questo pensiero indesiderato come per magia sparirà.

Tutto ciò che può fare la mente lo puoi fare anche TU E MOLTO MEGLIO.

“Desidero porre una domanda: sapete liberarvi dalla mente quando volete? Avete scoperto il pulsante per “spegnerla”?
Vuoi dire smettere di pensare del tutto? No, non ci riusciremmo, se non per un’ attimo.
Allora è la mente a usare voi. Inconsapevolmente vi identificate con la vostra mente, per cui non sapete nemmeno di esserne schiavi. È quasi come essere posseduti senza saperlo, per cui scambiate per voi stessi l’ entità che vi possiede, quella che pensa. Saperlo vi consente di osservare tale entità. Nel momento in cui cominciamo a OSSERVARE L’ENTITÀ PENSANTE, si attiva un più elevato livello di consapevolezza. Allora cominciate a capire che vi è un vasto regno di intelligenza al di là del pensiero, che il pensiero è soltanto un aspetto minuscolo di tale intelligenza. Capite inoltre che tutte le cose davvero importanti (bellezza, amore, creatività, gioia, pace interiore) nascono al di là della mente. Così cominciate a risvegliarvi.”
– Eckhart Tolle

“Perché dovremmo controllare efficacemente la nostra mente? Non si deve permettere alla mente di vagare a suo piacimento. Deve essere controllata senza la minima tenerezza o pietà. Se possibile, si dovrebbe mirare persino alla sua distruzione, cioè a far sì che la mente si tenga lontana dal contatto con gli oggetti mondani. Perché? Perché solo così si può cogliere la propria identità reale. La realizzazione di questa realtà è lo stato chiamato liberazione (mukti). Allora, tutte le varietà di problemi e travagli, i dubbi e i dilemmi cessano; si superano il dolore, l’illusione e l’ansia e ci si stabilisce nella santa calma della pace.
Per prima cosa, abbandonate tutti gli impulsi impuri e coltivate quelli puri. Poi, cercate passo dopo passo di abbandonare anche questi e di rendere la mente priva di oggetti (nir-vishaya). La pace così raggiunta è effulgente, beata e associata alla saggezza; è davvero l’esperienza della Divinità, Dio stesso!
Mantenete la mente calma e chiara. Fate in modo che non si agiti ogni momento con il vostro dialogo ininterrotto.”
– Sai Baba

A te il gioco.

Il Buddha

Buddha prima di raggiungere il nirvana (la realizzazione del sé) chiamò al suo fianco il fratellastro Ananda per impartire il suo ultimo messaggio, Ananda era in lacrime e il Buddha gli disse “Ananda, è stato per realizzare questo stato di beatitudine che ho lottato in tutti questi anni, perché ora versi in questo momento in lacrime, quanti sono in grado di assicurarsi una tale beatitudine? Pochi, stai guardando solo il mio corpo non puoi conoscere la beatitudine che io sto vivendo in questo momento, ho sofferto molto negli ultimi 30 anni a causa delle aberrazioni della mia mente, era la mia mente che si sovrapponeva fra me e la realizzazione del sé, oggi sono libero dalla presa della mia mente, questa è la causa della mia beatitudine, quando la mente è assente c’è beatitudine.”
Questa fu la lezione che il Buddha impartì ad Ananda e Ananda pregò Buddha di conferirgli uno stato di assenza mente.

Qualsiasi felicità sperimentata attraverso la mente non è beatitudine spirituale, è un piacere fisico, non conoscendo questa verità molti perseguono i cosiddetti esercizi spirituali con la mente. La mente dovrebbe essere ignorata, essa si occupa solo di pensieri di un tipo o di un altro…per avvicinarsi a Dio bisogna andare oltre la mente. – Tratto dal video “Trascendere la mente per realizzare Dio” da un discorso di Sai Baba del 7-10-1997

Vedi anche: Cos’è l’ego?