L’uomo è creativo

L’uomo per natura è creativo, tutto ciò che va contro la sua volontà lo rende schiavo.

Questa società sembra fatta su misura per renderlo tale: gli “insegna” che deve lavorare se vuole sopravvivere, perché senza soldi si muore.

E così lui si ritrova che deve trovarsi qualcosa da fare e fa il servetto sotto padrone per tutta la vita per poi prendere una misera pensione che gli permette a malapena di campare (sulla quale ci deve pure pagare le tasse), robe da matti!

Ma fortunatamente anche nel mondo dipendente si può essere creativi, ma fino ad un certo punto: io nella mia vita, anni fa, ho avuto 2 occasioni (da 2 padroni diversi) di sentirmi dire frasi del tipo: “Ma guarda che adesso sei dipendente”, oppure “Ma tu sai cosa vuol dire d i p e n d e n t e?”. Queste frasi a me sono arrivate come un’invalidazione. Quindi giusto o creativo che possa essere ciò che fai sei sempre soggetto al come la pensa il capo. In pratica non sei un uomo libero, e se sei servizievole come vuole lui, dopo 30 anni ti passa al grado di capo, quando invece suo figlio che non sa fare nulla e combina guai, finite le scuole diventa immediatamente Direttore generale.

Le persone che lavorano in proprio sono indipendenti e creative, non devono rendere conto a nessuno, si gestiscono la vita come meglio credono e questa è libertà.