Il “mito” delle proteine

proteine

“L’idea ingannevole riguardava ancora le proteine…I cibi animali non possono sviluppare buon sangue; infatti, non ne producono proprio, a causa del fatto biologico che l’uomo è per natura frugivoro.” – Arnold Ehret

Ne ha parlato anche Gesù nel Vangelo Esseno della Pace: “Non uccidete gli animali innocenti e non mangiate la loro carne, mangiate solo i frutti degli alberi, il grano e le erbe dei campi, ogni altro alimento proviene da Satana e porta al peccato, alla malattia, alla morte”.

Le proteine sono un importante nutriente necessario per la costruzione, il mantenimento e la riparazione dei tessuti dell’organismo, sono la creazione ed il mantenimento delle cellule e sostegno nella metabolizzazione degli alimenti. La parola proteina deriva dal greco “proteios” che significa primario.

Esistono 22 differenti aminoacidi negli alimenti, ma il nostro organismo è in grado di sintetizzarne solo 14. I rimanenti 8 aminoacidi, detti “essenziali” perché non possono essere prodotti dall’organismo umano, devono essere introdotti col cibo. La Spirulina possiede tutti gli aminoacidi essenziali: la fenilalanina, l’isoleucina, la leucina, la lisina, la metionina, la treonina, il triptofano e la valina.

Spesso, quando si ha un’alimentazione molto vicina al naturale (frutta e verdura) ci si sente fare domande del tipo: “E come fai con le proteine?”

Io di solito rispondo che frutta e verdura contengono tutto ciò di cui ha bisogno il corpo, ed è vero. Ma loro, essendo intrappolati nella cultura-mentale-onnivora, non vedono che potrebbe essere così; dopotutto dovrebbero solo osservare e riconoscere che anche io come gli altri, vivo e faccio quello che fan tutti (oltre che a stare meglio). È vero, per “i parametri ufficiali” sono un po’ sottopeso, ma che importa, il corpo sa il fatto suo e molto meglio della “Scienza medica”. Inoltre, servono molto meno proteine di ciò che si creda.

Lo sapevi che il latte materno ne contiene solo circa dal 2% al 1,2% a scalare sino alla fine dell’allattamento? E come fa una quantità così esigua a costruire un nuovo corpo?

Il danno delle proteine animali
“Una mucca o una pecora che giacciono morte in un campo sono considerate carogne.
Lo stesso cadavere esposto sul banco di una macelleria è considerato cibo.”
– Dr. John H. Kellogg

“La carne non è un alimento, ma soltanto uno stimolante che fermenta, si decompone nello stomaco.
Il processo di decomposizione, tuttavia, non inizia nello stomaco, ma immediatamente dopo la macellazione…agisce come uno stimolante proprio per mezzo di questi veleni che derivano dalla decomposizione, ed è per questo che viene erroneamente considerata un alimento rinforzante.”
– Arnold Ehret

Le proteine animali sono dette anche “nobili o complete” perché, a dispetto di quelle vegetali, contengono tutti gli aminoacidi essenziali, ma l’uomo non è fisiologicamente nè chimicamente strutturato per assorbirle; infatti queste proteine creano una forte acidosi all’interno dell’organismo, il quale, per evitare il terribile fenomeno dell’acidificazione del sangue, preleva minerali come il calcio dalle ossa (osteoporosi), e dal cuoio capelluto (calvizie), per esempio.

Il corpo umano può facilmente convertire i grassi in carboidrati e viceversa come effetto della maggiore o minore richiesta da parte del metabolismo, creando energia da entrambi.

Le proteine animali sono diverse dai carboidrati e grassi in quanto contengono un atomo di azoto, il corpo quindi, deve mettere in atto dei processi dispendiosi in termini di energia per metabolizzare l’azoto, così gli scarti della combustione delle proteine inquinano le cellule… e la nostra salute dipende dalla pulizia interna.

In pratica, l’organismo deve “disassemblare” le proteine in molecole più semplici, aminoacidi, e con questi risintetizzare le proteine che gli servono, creando così un incredibile sovraccarico sul fegato, reni e pancreas, gli organi-chiave del funzionamento chimico del corpo umano.

La malattia si genera dall’intossicazione dell’organismo, cioè dall’avvelenamento progressivo del corpo. Quando le tossine accumulate superano le capacità dell’organismo di smaltirle e di neutralizzare i loro effetti negativi, la parte geneticamente più debole è colpita e insorge la malattia, con uno stato d’intossicazione cronica che avvelena non solo il corpo ma anche la mente.
Per ulteriori dati vedi anche Vecchiaia

Purtroppo le verdure a foglia verde non sono considerate una fonte di proteine eccellente dall’industria casearia, ci viene detto che sono carenti. Bisognerebbe chiedere al gorilla o all’elefante come fanno a sostenersi con una dieta così carente di proteine!

Il 70% delle malattie umane deriva da alimentazione animale, ed il 75% della spesa sanitaria rientra dagli introiti delle cure che fanno le persone per neutralizzare gli effetti di questa cattiva alimentazione, se vogliamo dirla tutta, e bisogna riuscire a ficcarsi in testa una volta per tutte che la causa della maggior parte delle malattie è CATTIVA ALIMENTAZIONE!

Ecco alcune malattie che possono insorgere nel tempo con un’abituale alimentazione ricca di proteine animali:

  • Cancro
  • Eczemi
  • Obesità
  • Diabete
  • Uricemia
  • Calcolosi
  • Dispepsia
  • Reumatismi
  • Osteoporosi
  • Malattie renali
  • Arteriosclerosi
  • Sclerosi multipla
  • Malattie del fegato

La verità è che la salute non rende, mentre la malattia crea dipendenza medica e quindi guadagni per le case farmaceutiche e le strutture ospedaliere.
I mezzi d’informazione inoltre fanno poco e niente per aumentare la consapevolezza delle persone e dare informazioni corrette riguardo a queste tematiche.
Si può quindi tranquillamente affermare che questa mancanza d’informazione sia voluta e incentivata allo scopo di tenere la gente all’oscuro e nell’ignoranza.

 


Il vantaggio delle proteine vegetali
La frutta (specie quella matura) e così anche le verdure, contengono una buona percentuale di proteine ma producono meno scorie acide, oltre al fatto di essere più digeribili. Inoltre esercitano un effetto protettivo nei confronti di alcuni tipi di tumori, arteriosclerosi e malattie cardiovascolari.

Le proteine vegetali sono dette anche “incomplete” perché mancano di uno o più aminoacidi essenziali quindi diventa necessario, ed anche stimolante, diversificare la nostra dieta con una scelta di alimenti vegetali che sia ampia e varia.

Comunque, non è necessario introdurre in un solo pasto alimenti diversi per coprire il fabbisogno proteico, si possono assumere anche in altri momenti, l’importante è che si assumano.

Esistono però anche vegetali con proteine complete, es: la quinoa, l’amaranto, il grano saraceno, i semi di canapa, semi di soia e la spirulina.

Una dieta che preveda il consumo di frutta, verdure, cereali, legumi, frutta secca e semi, compensa, senza nessun accorgimento particolare, il fabbisogno. Basti pensare che il mondo vegetale fornisce con la frutta dal 6-10% e con verdure a foglia dal 40-50% di proteine, oltre a tante altre importanti sostanze come enzimi, vitamine, antiossidanti e minerali.

La percentuale proteica utilizzata dalla frutta è addirittura del 100%. E la frutta, come ogni cosa sotto il sole, contiene proteine nella giusta percentuale. Il valore biologico, ovvero la biodisponibilità delle proteine, è strettamente condizionato dalla presenza di vitamine-minerali-enzimi.

Frutta e verdura crude sono al top della digeribilità e della biodisponibilità senza perversi effetti collaterali di breve o lungo periodo, il minor contenuto di grassi ed il maggior senso di sazietà che danno le rende inoltre adatte per dimagrire e controllare il peso,
quindi risultano perfette per chi sta seguendo una dieta dimagrante. Riguardo al fabbisogno giornaliero girano tante voci, io penso che il corpo umano non necessiti di una gran quantità di proteine e francamente non ho mai creduto del tutto alle tabelle “ufficiali”.

Curiosità
Ci sono popoli sulla Terra che vivono prevalentemente di cibi naturali, come gli Hunza del Kashmir che vivono oltre 100 anni godendo di ottima salute o i Vilcabambensi dell’Ecuador dove si dice che un uomo sia vissuto fino a 137 anni! Gli indigeni del Monte Hagen, nella Nuova Guinea, che godono anch’essi di ottima salute e compiono notevoli sforzi fisici;
i Carani Guarani dell’America del Sud, che vivono con gioia e letizia, i russi del Caucaso, gli indiani del Toda (India) e gli indios dello Yucatan nel centro America.
Questi popoli hanno in comune un’esistenza all’aria aperta, aria pura, un’intensa attività fisica, sufficienti ore di sonno, un’alimentazione frugale, cioè povera in calorie, proteine e grassi, con largo consumo di frutta, verdure crude e cibi integrali; non assumono farmaci e non soffrono di stress particolari.