Gli insegnamenti della vita

Sembra che nella vita, per imparare si debba sbagliare.

Prendiamo es. un bambino, viene normalmente “guidato” dai genitori, lui fa qualcosa e se non va bene viene corretto, ciò gli insegna i parametri della vita e come funziona.

La stessa cosa vale anche per gli adulti. In pratica uno arriva all’ultimo giorno della sua vita, tira l’ultimo respiro e si rende conto che “ora si cambia”.

Ma la cosa curiosa è che l’essere sa già tutto sin dall’inizio. Come si spiega allora che uno debba imparare per vivere? Perché devono esistere questi “lati opposti” (sbagliare per imparare)?

C’è una lunga storia dietro ma, riassumendo molto brevemente, posso dire che quando finisce una vita, scatta un meccanismo che fa entrare la persona nel dimenticatoio.

Ma non sempre è così: esistono molte testimonianze di persone che ricordano vite passate anche in modo dettagliato e riscontrabile.

E se ci fosse il modo per riabilitarle completamente? Riabiliteremmo l’intera esistenza dell’essere.

“Vien da piangere” pensando al fatto che ad ogni vita si debba rincominciare per l’ennesima volta l’ennesimo ciclo nascita-crescita-decadimento-morte.

È proprio un bel guaio! Ma lasciamo perdere per adesso.

La nostra fortuna è, in ogni caso, quella di avere dentro di noi la Verità.

Il decadimento attuale dell’uomo non è altro che l’ultima spiaggia di un lungo percorso. La condizione attuale (qualsiasi) in cui si trova l’uomo, è l’ultimo attuale passo che sta facendo di una serie.

La soluzione è risalire passo-passo tutta la nostra storia personale.

Ma come fare? Bella domanda.

Caro uomo decaduto, siamo tutti sulla stessa barca: il bello, il brutto, il ricco e il povero. TUTTI. Nessuno escluso!

Esistono “illuminati” che si sono elevati dal mondo materiale, uomini che non hanno più bisogno degli opposti per imparare la vita terrena. Uomini che hanno ritrovato e riconosciuto la vera essenza di sé stessi, dentro di sé.

Quindi, se vogliamo evolverci, dobbiamo uscire dal caos della vita e non è necessario ritirarsi in un qualche sperduto monastero.

La notte è bellissima, silenziosa e senza caos, prova una sera ad isolarti con essa ed inizierai a ritrovare te stesso. Guarda il cielo, la luna, le stelle e l’immensità dell’universo, tu in quel momento assimili l’energia e la potenza dell’universo. Fai una prova. Prova questo opposto.

Un’ultima cosa: dopotutto sei fortunato, c’è sempre chi ti aiuta nella tua evoluzione personale e questa è la Vita che ti pone le gioie, i dolori, il bello e il brutto. Tutte queste cose prima o poi le dovrai confrontare e se non lo farai la Vita stessa ti spingerà a farlo e te le porrà ancora sino a quando queste situazioni saranno tue.

Un bambino che sta iniziando a camminare, cade, si rialza e riprova sino a quando avrà il controllo della situazione…vedi quante prove che ti pone la Vita? Ma lo farà finché c’è ne sarà di bisogno, poi si tirerà da parte e ti presenterà qualcos’altro.

“Invece di chiedere: cosa voglio dalla vita? Una domanda più potente è: cosa vuole la vita da me?” – Eckhart Tolle